CHIRURGIA DELL’ ERNIA
L’ ambulatorio di chirurgia della parete addominale; studia e cura le lesioni delle porte erniarie, come le comuni ;ernie inguinali e ombelicali fino alle più vaste lesioni di parete dopo chirurgia addominale, i cosidetti laparoceli o ernie ventrali postincisionali. La chirurgia dell’ ernia grazie all’ uso delle protesi ė sempre più precisa, mininvasiva è dedicata al recupero precoce.
IL PROCTOLOGO si occupa di studiare e trattare la patologia anorettale, dalle comuni emorroidi, fistole e ragadi anali fino alla patologia complessa del pavimento pelvico, sia per la funzione della continenza che della stipsi. http://www.drrobertoferrara.com
Il proctologo rivolge la sua attenzione ai sintomi anorettali come il dolore anale, il sanguinamento e il prurito in ambulatorio vengono eseguite le manovre diagnostiche proprie della patologia anale : anorettoscopia, ecografia transanale , test di compliance rettale, ecografia perineale. Il dolore anale ė uno dei sintomi più frequenti dove ė necessario individuare cause anorettali e pelviche del dolore: non necessariamente il dolore anale ė segno di patologia grave, ma il dolore anale ė spesso invalidante e necessita di inquadramento diagnostico corretto e terapia appropriata.
Piccoli interventi proctologici in anestesia locale come legatura elastica delle emorroidi, asportazione di marische e fistulotomie vengono regolarmente eseguiti.
Un parere qualificato aiuta a vivere meglio e ad affrontare la quotidianità in modo più semplice anche in presenza di piccoli disturbi. https://www.easylabbz.com/il-mio-filmato-8-doppio/
Il trattamento della patologia anorettale ha assunto negli anni una visione sempre più olistica e personalizzata: il paziente va inquadrato e trattato nel suo insieme, essendo molte volte le patologie in ambito pelvico spia o effetto di disturbi più ampi del comparto osteofasciale e viscerale, nonché di alterazioni della componente neurologica. Per questo assume rilevanza assoluta la presenza nell’equipe di altre figure dedicate alla riabilitazione pelvica e all’approccio osteopatico.
E’ infatti necessario ricorrere al biofeedback pelviperineale, alla elettroterapia, alle tecniche proprie di riabillitazione pelvica per la terapia della stipsi espulsiva, della incontinenza fecale e urinaria, e del dolore pelvico.
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